CULTURA
ISTRUZIONE

“Senza cultura non c’è comunità”

Per il futuro di Pontassieve noi puntiamo sulla cultura: sulla formazione delle bambine e dei bambini per accompagnarli a diventare cittadine e cittadini consapevoli e attenti, e sulla creazione di spazi in cui tutta la cittadinanza possa fruire di occasioni culturali.

  • La scuola come luogo cardine di una comunità. Pontassieve è da sempre una comunità in cui la scuola ha un ruolo centrale: la scelta pregressa di avere edifici scolastici dislocati sull’intero territorio comunale è stata sicuramente giusta e lungimirante, soprattutto in tempi in cui la scuola rappresentava un’occasione di riscatto sociale e culturale per una generazione che portava in sé i segni della guerra. Oggi difendere questa scelta risulta, per noi, determinante anche se va considerata la ristrettezza economica nella quale ci troviamo a dover lavorare. Dare continuità al lavoro di messa in sicurezza statica e strutturale, all’adeguamento sismico, nonostante la legge non ne preveda l’obbligo per il nostro Comune, alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei 13 plessi scolastici nonché mantenere la loro funzionalità didattica e tecnologica è per noi un tema centrale nell’azione amministrativa che vorremmo sostenere, in linea con l’obiettivo n.4 dell’Agenda 2030. A tal proposito, nella passata legislatura abbiamo deciso di investire in verifiche sismiche e statiche delle nostre scuole; sulla base dei risultati ottenuti, il prossimo e importante intervento sarà la ristrutturazione completa dell’edificio scolastico più antico del nostro territorio, la scuola E. De Amicis di Pontassieve.
  • Polo 0-6 nel capoluogo. Il sistema 0-6 rappresenta un sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita ai sei anni, con l’obiettivo di promuovere la continuità del percorso educativo e scolastico sostenendo lo sviluppo delle bambine e dei bambini in un processo unitario, attraverso attività di progettazione, coordinamento e formazione comune. La legge prevede la realizzazione di un Polo là dove, nello stesso edificio o in edifici attigui, esistano un Nido di Infanzia e una Scuola dell’Infanzia. Pertanto, l’esperienza di Santa Brigida – che ha visto proprio lo sviluppo di un polo innovativo che ha unito il nido alla scuola dell’infanzia – è per noi un modello da implementare anche sul restante territorio comunale, partendo da una sperimentazione vera e propria su Pontassieve, sfruttando la possibilità di creare un nuovo plesso nell’area ferroviaria di proprietà comunale.
  • Creazione di una Commissione Scuola. Riteniamo che ci sia la necessità di migliorare il rapporto tra organi scolastici e organi istituzionali. A tal fine, la nostra proposta è quella di istituire una commissione composta dai vari attori che nella scuola lavorano e collaborano, sul modello della commissione mensa: tecnici comunali, consiglieri e assessori comunali, consiglieri di Istituto, genitori e docenti. Tale commissione dovrebbe condividere le politiche scolastiche e creare una maggiore conoscenza rispetto al funzionamento interno della scuola e ai servizi che l’ente eroga; si dovrebbe impegnare nella pianificazione dell’offerta formativa territoriale, attraverso un lavoro di raccordo tra la proposta della scuola, la proposta dell’ente e quella del mondo del volontariato. L’idea è quella di creare un sistema virtuoso, in cui la scuola sia punto di riferimento per la comunità, luogo preposto alla crescita dei ragazzi, ma anche dei docenti e dei genitori. In quest’ottica auspichiamo che le scuole amplino il loro orario di apertura con lo sviluppo di servizi pomeridiani rivolti all’intera cittadinanza.
  • Il futuro dell’Istituto Balducci. L’Istituto Balducci è ormai polo scolastico di riferimento per la Valdisieve e non solo. Aumentare la sua già variegata offerta didattica è, quindi, un obiettivo che ci prefiggiamo. Sarà utile acquisire uno studio sui flussi scolastici dei ragazzi che frequentano le scuole secondarie di ordine superiore per capire la reale necessità di promuovere, accanto al polo attuale, incentrato sui servizi, la creazione di un polo professionale o ulteriori altri indirizzi che potrebbero dare risposte e occasioni di crescita a un territorio che si caratterizza per la sua vocazione agricola e rurale.
  • La biblioteca come centro di aggregazione culturale. Riteniamo che la biblioteca sia e debba essere sempre più il luogo preposto per lo sviluppo delle politiche culturali. Il suo ampliamento e la sua vocazione a essere non solo luogo di promozione della lettura, ma luogo di sviluppo della creatività e del fermento artistico, la rende centrale nel nostro progetto culturale. Rappresenta una vera e propria eccellenza e riteniamo siano da promuovere le tante attività che vi si svolgono, anche al di fuori del territorio comunale: la Biblioteca di Pontassieve può aspirare a diventare punto di riferimento culturale per tutta la Valdisieve, e vogliamo che nei prossimi cinque anni lo diventi realmente.
  • Memoria locale e storica. Cultura è anche la capacità di tramandare e coltivare la Memoria. Vogliamo favorire la conoscenza della Storia del nostro paese, elemento cardine su cui si fonda una cittadinanza consapevole. L’Amministrazione rafforzerà il proprio impegno a difesa dei valori dell’Antifascismo e della Resistenza, in continuità con quanto è stato fatto per rendere sempre vivo il valore della Memoria storica, non solo come ricordo, ma soprattutto patrimonio culturale rivolto alle giovani generazioni, da tramandare attraverso percorsi pedagogici-educativi. La “Scuola di Memoria”, la “Festa dei giovani e dei partigiani”, i Viaggi studio della memoria, sono esperienze che hanno visto la partecipazione di centinaia di giovani e adulti. Esperienze a cui occorre dare continuità, oggi più che mai, costruendo percorsi di conoscenza storica per difendere i Valori sanciti nella Carta costituzionale, ed evitare derive neofasciste che offendono la nostra storia. Per questo occorre favorire occasioni di partecipazione non solo nelle date del 27 gennaio (Giorno della Memoria), 25 aprile (Festa della Liberazione), 2 giugno (Festa della Repubblica), 8 giugno (anniversario dell’eccidio della Pievecchia) ma con iniziative, convegni, manifestazioni in condivisione e il diretto coinvolgimento di associazioni quali l’ANPI, l’ANED, l’ANEI con l’obiettivo di coinvolgere sempre più cittadini e in particolare le giovani generazioni. Occorre creare un “Programma permanente della Memoria” che veda lavorare insieme le associazioni, le istituzioni scolastiche di ogni livello e grado del nostro territorio e la cittadinanza tutta. Importante sarebbe, anche in questa ottica, l’istituzione della “Casa della Memoria”, un luogo di riferimento e d’incontro per tutta la comunità, in cui possano avere sede le associazioni di fede antifascista impegnate in percorsi celebrativi, di ricerca, di formazione e di educazione sul tema della Memoria.
  • Allo stesso tempo riteniamo necessario salvaguardare il patrimonio di memoria locale di Pontassieve, per testimoniare e far conoscere il suo percorso di trasformazione negli anni. La proposta che facciamo è quella di creare un archivio della memoria dei cittadini in collaborazione con la biblioteca e con il centro di documentazione audiovisiva, in cui raccogliere il materiale documentale dei cittadini e creare così un percorso di documentazione condiviso e partecipato.
  • Lancio di uno spazio in rete dedicato ai saperi locali e domestici. Aperto, inclusivo e liberamente accessibile, anche nella creazione di contenuti, a cittadine e cittadini. Il portale potrà accogliere e diffondere definizioni e lavorazioni tipiche, anche specifiche a un quartiere o famiglia, ad esempio nei campi della cucina e del piccolo artigianato, una vera e propria enciclopedia locale sul patrimonio del “saper fare”.
  • Promozione e sostegno delle arti: teatro, musica, pittura, fotografia, cinema, poesia e letteratura. In questo senso, intendiamo proseguire nell’opera di sostegno ad ogni forma di espressione artistica, professionalizzazione e crescita culturale dell’individuo e dei collettivi attraverso la conferma dell’appoggio pubblico – anche in termini di risorse – alla nostra Scuola Comunale di Teatro, alla Scuola Comunale di Musica, ai corsi di fotografia e montaggio cinematografico, al festival internazionale di teatro Apriti Cielo, alle attività dei tanti gruppi attivi che frequentano la Biblioteca Comunale, a partire dall’esperimento riuscito del lancio della Libera Università Valdarno e Valdisieve.